giovedì 25 novembre 2021

Viaggio tra i tesori del gusto nella Val di Chienti, tra Belforte e Serrapetrona




Di Marilena Spataro 


È unella cornice di un panorama mozzafiato sovrastato dai Monti Sibillini (definiti da Giacomo Leopardi Monti Azzurri e perciò, ormai, conosciuti come tali) nella Val di Chienti, tra gli antichi Borghi di Belforte del Chienti e Serrapetrona, che si possono gustare alcuni dei tesori piu' preziosi dell'enogastronomia e delle tipicità del prodotto locale. E, insieme a questo, ammirare gli inestimabili capolavori dell'arte e dell'architettura medievale di cui l'area è ricca. Tra i prodotti tipici, a distinguersi è il Belfortino, l'ultimo arrivato, ma già incoronato re, di un vasto paniere di formaggi realizzati dal Caseificio Di Petrantonio Andrea&C. di Belforte del Chienti. 


Prodotti cui non va dimenticato di affiancare la mitica Vernaccia DOCG di Serrapetrona. 

 Ed e' sul Belfortino, nato nel 2015, ma al suo esordio ufficiale sul mercato, che si sono accesi i riflettori in occasione della recente tre giorni per la stampa del settore dedicata alle eccellenze gastronomiche del belfortese. Il Belfortino è un prodotto caseario che si ispira al parmigiano reggiano e che, quindi, si presenta principalmente come  formaggio da grattugiare, sebbene, grazie a un registro di sapori tutto proprio, sia ottimo da pasto e sfiziosissimo per gli aperitivi, gli antipasti e le merende; a illustrarne le proprietà e la qualità ci ha pensato il suo papà, Andrea Di Pietrantonio, anima dell'omonimo caseificio. L'iniziativa, durante la quale sono stati presentati molti altri prodotti tipici della Di Petrantonio e di altre aziende di diversa merceologia del territorio, a partire dall'ormai famosa Vernaccia, è stata promossa dall'Unione Montana dei Monti Azzurri, ed ampiamente esposta dal suo presidente, Giampiero Feliciotti, che ha partecipato alle tre giornate, vedendo al suo fianco in alcuni momenti Edoardo Raspelli, noto volto televisivo e giornalista, nonché mitico conduttore fino a qualche anno fa del fortunato programma Mediaset, Melaverde. Nel porgere il suo saluto, Giampiero Feliciotti ha dichiarato: "Alcuni di voi già conoscono questo territorio grazie alla produzione della Vernaccia DOCG, credo che pochi, però, abbiano presente il valore delle tante eccellenze che andremo ad approfondire in questi giorni e che sono il fiore all'occhiello di questa nostra terra dei Monti Azzurri.


 Siamo qui per festeggiare l'arrivo sul mercato di un nuovo prodotto battezzato "Belfortino", in onore, appunto, del Comune di Belforte. Trattasi di uno stagionato bovino ideato dalla nostra azienda Di Pietrantonio che andremo a visitare e che è un grande caseificio e un grande orgoglio per il nostro piccolo Borgo".

 Oltre alla conoscenza dell'esordiente Belfortino, molti sono stati gli assaggi delle eccellenze prodotte dall'azienda Di Pietrantonio, tra cui il pecorino, stagionato e semistagionato, proposto anche in diverse aromatizzazioni come, ad esempio, pepe, erbe, peperoncino, noci, tartufo; e ancora i formaggi freschi quali il primo sale, mozzarelle, cuor di latte, ricotta, stracchino. Una assortita quanto gustosa gamma di formaggi e di latticini che l'inarrestabile vena creativa di questi casari marchigiani, arricchisce di anno in anno e, a volte, persino, da un mese all'altro. I Di Pietrantonio, originari dell’Abruzzo, sono una famiglia di pastori e formaggiai da tre generazioni. Dal 1986 si sono stabiliti a Belforte, in prossimità della spettacolare catena montuosa dei Monti Sibillini. L'azienda agricola Di Pietrantonio si estende su oltre 300 ettari dove coltiva cereali e foraggi producendo poi carni, latte e yogurt, tutti biologici, seguendo ogni fase della lavorazione, per il controllo sull’intera filiera. Un equilibrato incontro tra tecnologia, robotizzazione e tradizione caratterizzano positivamente, e fin dagli esordi, questo caseificio determinandone il successo. Qui il latte ovino dei propri allevamenti allo stato brado si trasforma in una vasta gamma di formaggi, freschi e stagionati provenienti dai pascoli maceratesi.

 Dal 2004 viene prodotta anche carne bovina tramite propri allevamenti. Tagli di carne bovina, ciauscoli, salami lardellati, guanciale, porchetta, prosciutti crudi e cotti e mortadella, sono così entrati a far parte dei prodotti aziendali. Nel 2014 si è poi avuto l’acquisto di una mandria di mucche da latte per far sì  che si potesse trasformare tutta la produzione di latte direttamente nel proprio caseificio. Infine, da sei anni è stato messo in funzione un impianto di biogas che permette di riutilizzare gli scarti della produzione casearia e il letame degli allevamenti per la produzione di energia dando vita ad un intelligente politica a favore dell'ambiente. Ad oggi i punti di vendita diretta sono due, uno attiguo al caseificio e l’altro a Tolentino. 

Dopo i prodotti dell'azienda Di Pietrantonio é toccato alla Vernaccia di Serrapetrona fare da padrona di casa con le tre aziende vitivinicole di punta del territorio: Serboni, Poderi sul lago di Sandrino Quadraroli, Alberto Quacquarini. I primi due sono produttori anche di altri vini e di specialità tipiche del territorio, olio Coroncina compreso. Quanto alla Quacquarini, si tratta di un'azienda molto ben strutturata e articolata sia per quanto riguarda il settore vinicolo che altri settori.

Accanto alla Vernaccia di Serrapetrona prodotta fin dal 1958, con passione e consolidata esperienza, già dal 1989, la Quacquarini, è andata nel tempo affiancando all'attività iniziale,  un'altra eccellenza, la Dolciaria Quacquarini, dove si producono in proprio ed artigianalmente torroni al cioccolato, biscotti ai lievitati, panettoni, colombe e una vasta gamma in continua evoluzione di golose "loverie". 

Il recente tour enogastronomico in terra belfortese, è stato anche l'occasione per celebrare i 50 anni del DOC della Vernaccia, ottenuto nel 1971, con la premiazione dei Sindaci di Belforte, San Severino Marche e Serrapetrona, i tre paesi della Vernaccia DOC, che poi, nel 2004, è diventata la prima DOCG delle Marche.


La vinificazione della Vernaccia nera di Serrapetrona risale al XV secolo, da qui e dalla sua lunga vinificazione si comprende che si tratta dell'antesignana del prodotto tipico per eccellenza del territorio. 


Ovviamente durante la tre giorni, molti sono stati i momenti riservati alla bellezza e all'arte, di particolare fascino, quasi un'apparizione, lo spettacolo offerto dai Monti Sibillini e dal lago di Caccamo, dove nelle giornate più limpide è dato ammirare il riflesso dell'antico castello di Pievefavera e degli ulivi delle colline degradanti verso le sue acque. A queste meraviglie naturalistiche e paesaggistiche si sono aggiunti i suggestivi quanto importanti capolavori dell'arte pittorica di cui Belforte del Chienti gode da secoli, a partire dallo stupefacente e affascinante polittico (cm 483 per cm 323. Pare il più grande d'Europa), datato 1468 e firmato da Giovanni Boccati, presente nella chiesa di Sant'Eustachio.


A Serrapetrona, infine, tra un assaggio di Vernaccia e l'altro, si è potuto visitare a Palazzo Claudi, l’esposizione, presente per tutto il 2022, “Fossili, il passato ritrovato”, nuova tappa per scoprire lo straordinario patrimonio di reperti rinvenuti nella cittadina marchigiana nel 2006. Si va dal mini-dinosauro all’enorme uovo dell’uccello-elefante, in un viaggio affascinante tra questi antichissimi narratori di mondi perduti. Ed ancora a Serrapetrona non bisogna dimenticare di recarsi, visitando il paese, nella chiesa di San Francesco per ammirare il meraviglioso polittico, di fine '400, di Lorenzo D'Alessandro, opera definita da Vittorio Sgarbi "vanto del Rinascimento in ambito marchigiano". Il nostro viaggio per ora si ferma qui. Ma molti sono ancora i tesori artistici, architettonici, del paesaggio e del gusto della Valle del Chienti che meritano di essere trattati e conosciuti.