SANT'AGATA | L'assessore Geminiani lascia la giunta comunale
Con le recenti dimissioni di Alessandra Geminiani, assessore alle Politiche giovanili e cultura del Comune di Sant'Agata sul Santerno, a amministrare il paese sono rimasti in due: il sindaco Luigi Antonio Amadei e Lilia Borghi, assessore alle Politiche sociali e, da circa un mese, vicesindaco.
E è in seguito a quest'ultimo incarico conferito alla Borghi dal primo cittadino che la Geminiani ha maturato il proposito di dimettersi. «Lascio il mio posto in giunta e in consiglio comunale in segno di protesta rispetto alle modalità e alle motivazioni con cui Amadei ha giustificato questa nomina. Reputo che con ciò il mandato conferitomi democraticamente dai cittadini, nei cui confronti mi sono impegnata a agire sempre con trasparenza e onestà di intenti, sia stato tradito, per cui continuare non avrebbe senso» spiega con amarezza l'ex assessore. Che si sfoga: «il primo aspetto che contesto è che a fare il vicesindaco sia stata chiamata una persona che non è espressione della volontà popolare, la qual cosa dal punto di vista democratico è inaccettabile. Lilia Borghi non fa parte del consiglio comunale, ma è un'esterna chiamata in giunta dal sindaco. In una logica di democrazia l'incarico in questione sarebbe dovuto andare a me, ed è quanto mi aspettavo. Altro lato della vicenda che non solo non mi convince per niente, ma anzi mi offende come persona e come professionista, è la motivazione del sindaco sulla sua scelta. A suo dire, l'attuale assessore alle Politiche sociali sarebbe in grado di svolgere meglio degli altri il compito di vicesindaco in quanto in possesso di un diploma da ragioniera. Io, ex insegnante e con un diploma magistrale, invece, non avrei i necessari requisiti». Posta così, la questione è apparsa alla Geminiani improntata a toni troppo personali: «Mi sono sentita presa in giro e profondamente offesa nella mia intelligenza. Mi chiedo solo cosa c'entrino con la politica i titoli scolastici. Non mi risulta che la nostra Costituzione contenga disposizioni in tal senso». «In questi due anni - sottolinea l'ex assessore alle Politiche giovanili e cultura - ho messo a disposizione del mio incarico il meglio della mia esperienza umana e professionale, compresa quella acquisita in tanti anni da imprenditrice della moda. Ho cercato, attraverso una serie di iniziative culturali e sociali, particolarmente in ambito scolastico, di dare il mio contributo per la crescita della nostra società, dei nostri giovani e della nostra cittadina, che dopo una lunga assenza, ho trovato, rientrando, ammodernata e rivolta al futuro. Mi sono affiancata da amministratore a questo percorso di crescita, lavorando sodo e portando ulteriori ventate di aria nuova, cercando sempre di coinvolgere il maggior numero di persone possibili, lontano da logiche di schieramento politico o di qualunque altro genere, il che mi ha fruttato apprezzamenti e consensi bipartisan». Pur riconoscendo agli attuali amministratori il merito di non aver mai interferito con il suo assessorato e di averla lasciata agire in piena autonomia, la Geminani ribadisce «Lascio il Comune, anche se lo faccio con dispiacere. Il gesto è dovuto in ossequio ai valori della democrazia che mai devono essere travalicati, nemmeno dal più bravo degli amministratori. Quanto all'impegno a favore del mio paese intendo continuare sulla strada intrapresa, operando da semplice cittadina».
04/10/2012 - pubblicato da: Marilena Spataro
NB: Questo mio articolo è stato pubblicato su Settesere (settimanale cartaceo e online della Provincia di Ravenna) con cui collaboro da circa un anno. Tutti i diritti sono perciò riservati
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Con le recenti dimissioni di Alessandra Geminiani, assessore alle Politiche giovanili e cultura del Comune di Sant'Agata sul Santerno, a amministrare il paese sono rimasti in due: il sindaco Luigi Antonio Amadei e Lilia Borghi, assessore alle Politiche sociali e, da circa un mese, vicesindaco.
E è in seguito a quest'ultimo incarico conferito alla Borghi dal primo cittadino che la Geminiani ha maturato il proposito di dimettersi. «Lascio il mio posto in giunta e in consiglio comunale in segno di protesta rispetto alle modalità e alle motivazioni con cui Amadei ha giustificato questa nomina. Reputo che con ciò il mandato conferitomi democraticamente dai cittadini, nei cui confronti mi sono impegnata a agire sempre con trasparenza e onestà di intenti, sia stato tradito, per cui continuare non avrebbe senso» spiega con amarezza l'ex assessore. Che si sfoga: «il primo aspetto che contesto è che a fare il vicesindaco sia stata chiamata una persona che non è espressione della volontà popolare, la qual cosa dal punto di vista democratico è inaccettabile. Lilia Borghi non fa parte del consiglio comunale, ma è un'esterna chiamata in giunta dal sindaco. In una logica di democrazia l'incarico in questione sarebbe dovuto andare a me, ed è quanto mi aspettavo. Altro lato della vicenda che non solo non mi convince per niente, ma anzi mi offende come persona e come professionista, è la motivazione del sindaco sulla sua scelta. A suo dire, l'attuale assessore alle Politiche sociali sarebbe in grado di svolgere meglio degli altri il compito di vicesindaco in quanto in possesso di un diploma da ragioniera. Io, ex insegnante e con un diploma magistrale, invece, non avrei i necessari requisiti». Posta così, la questione è apparsa alla Geminiani improntata a toni troppo personali: «Mi sono sentita presa in giro e profondamente offesa nella mia intelligenza. Mi chiedo solo cosa c'entrino con la politica i titoli scolastici. Non mi risulta che la nostra Costituzione contenga disposizioni in tal senso». «In questi due anni - sottolinea l'ex assessore alle Politiche giovanili e cultura - ho messo a disposizione del mio incarico il meglio della mia esperienza umana e professionale, compresa quella acquisita in tanti anni da imprenditrice della moda. Ho cercato, attraverso una serie di iniziative culturali e sociali, particolarmente in ambito scolastico, di dare il mio contributo per la crescita della nostra società, dei nostri giovani e della nostra cittadina, che dopo una lunga assenza, ho trovato, rientrando, ammodernata e rivolta al futuro. Mi sono affiancata da amministratore a questo percorso di crescita, lavorando sodo e portando ulteriori ventate di aria nuova, cercando sempre di coinvolgere il maggior numero di persone possibili, lontano da logiche di schieramento politico o di qualunque altro genere, il che mi ha fruttato apprezzamenti e consensi bipartisan». Pur riconoscendo agli attuali amministratori il merito di non aver mai interferito con il suo assessorato e di averla lasciata agire in piena autonomia, la Geminani ribadisce «Lascio il Comune, anche se lo faccio con dispiacere. Il gesto è dovuto in ossequio ai valori della democrazia che mai devono essere travalicati, nemmeno dal più bravo degli amministratori. Quanto all'impegno a favore del mio paese intendo continuare sulla strada intrapresa, operando da semplice cittadina».
04/10/2012 - pubblicato da: Marilena Spataro
NB: Questo mio articolo è stato pubblicato su Settesere (settimanale cartaceo e online della Provincia di Ravenna) con cui collaboro da circa un anno. Tutti i diritti sono perciò riservati
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RAGAZZI DELLE MEDIE DI S.AGATA VANNO IN FRANCIA. VISITERANNO I 5 PAESI "AMICI" DEL LIMOUSIN
di Marilena Spataro
PATTO
D'AMICIZIA. L'abbraccio tra il Sindaco di S. Agata, Luigi Antonio Amadei, e
Bernard Dumond della delegazione di Sindaci francesi ospiti lo scorso anno della
cittadina bassoromagnola
C'è
fermento tra i ragazzi delle scuole medie di S.Agata sul Santerno in questi
giorni. Diciannove di loro partiranno il 16 agosto alla volta del Limousin, in
Francia. Accompagnati da due insegnanti, di francese e d'arte, e dagli assessori
comunali, Alessandra Geminiani e Lilia Borghi, vi soggiorneranno fino la 20
agosto, visitando Royeres, Eybouleuf, La Genetouze, Saint Denis des Murs, paesi
con cui lo scorso anno il Comune di S. Agata ha stretto un Patto di amicizia.
«La prospettiva è di un futuro gemellaggio, per ora desideriamo conoscerci
meglio, come nei migliori fidanzamenti - spiega con simpatia l'assessore alle
politiche giovanili e cultura, Alessandra Geminiani, anima di questo progetto -.
Chi meglio dei giovani, guidati dalle giuste figure professionali, è in grado di
capire e assimilare i valori delle altre culture e società europee? Di
quell'Europa, di cui loro, più di ogni altro, sono i nuovi cittadini». I ragazzi
visiteranno i luoghi naturalistici, monumentali, artistici delle cittadine
amiche e le aziende più significative per l'economia di quei territori, a
partire dai laboratori delle famose porcellane di Limoges e dagli allevamenti
dell'altrettanto famosa razza di mucche bovine limousine. Le loro “guide” li
sproneranno a approfondire le varie caratteristiche di questa parte di
territorio francese, un suggestivo e lussureggiante altopiano, e delle sue
produzioni, in comparazione con le peculiarità territoriali e produttive
dell'area bassoromagnola. In occasione della visita a un antico mulino a acqua,
dove tuttora funziona una cartiera, i giovani santagatesi potranno realizzare
con le proprie mani un piccolo cartiglio da portare a casa in ricordo di questo
loro viaggio in Francia e dei loro nuovi amici francesi.